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Martedì 20 marzo presso l’Istituto di Istruzione Superiore “G.D. Romagnosi” di Erba si è tenuta l’ultima lezione del corso “Flipped Classroom”,presente nel Piano Annuale di Formazione e Aggiornamento dei Docenti.

Si sente sempre più spesso parlare di questo termine, ovvero della “classe rovesciata”: ma che cosa si intende realmente con questa espressione? Negli ultimi anni la tecnologia si è diffusa molto rapidamente mostrandoci animazioni, effetti grafici, simulazioni, realtà virtuale e comunicazione interattiva.
Il facile accesso a tecnologia dell’informazione e comunicazione digitale hanno cambiato anche la velocità e il metodo di apprendimento; i ragazzi oggi ancora prima di arrivare a scuola hanno già interagito con queste nuove tecnologie e questo ha cambiato il loro modo di apprendere. Infatti siamo nella generazione che viene chiamata dal magazine The Atlantic «Touch-Screen Generation».  Di fronte a questi cambiamenti è ragionevole ritenere che anche la lezione cambi la propria natura. In un contesto culturale profondamente rinnovato cambia il senso stesso dell'educare e di conseguenza cambiano le strategie didattiche e anche il ruolo e le funzioni di chi insegna. Per meglio porsi in questa prospettiva occorre operare profondi cambiamenti nella prassi didattica, ossia utilizzare il Flipped Learning. Esso attraverso l’uso delle tecnologie, inverte (flip) il tradizionale schema di insegnamento/apprendimento. A tutti gli effetti il «flipping» non è tanto un approccio pedagogico, quanto una filosofia da usare in modo fluido e flessibile, a prescindere dalla disciplina o dal tipo di classe. Infatti uno dei punti di forza del Flipped Learning è la capacità di assicurare agli studenti una formazione personalizzata e tarata sui propri bisogni individuali accrescendo il successo formativo.

Il corso svolto presso il nostro Istituto, tenuto in collaborazione con la DIESSE Lombardia ha fornito ai nostri docenti le nuove tecniche per poter «capovolgere la classe», ricorrendo, quando è possibile, a meno lezioni frontali e usando tutte le risorse disponibili in rete. Negare che la tecnologia abbia influenzato il modo di studiare e di apprendere delle attuali generazioni sarebbe un po’ come negare l’esistenza della pioggia durante un temporale. La classe capovolta costituisce un contributo essenziale per rinnovare l’attività ordinaria di apprendimento e uno strumento concreto, nelle mani dei nostri docenti, per ridare forza e significato alla loro missione.